A distanza di un secolo un altro giorno di fine estate porterà altra folla sul dorso della grande montagna bresciana. Molti pregheranno, altri no: tutti lasceranno andare lo sguardo negli spazi infiniti perchè la scena che si gode dal monte Guglielmo è una di quelle che fanno sentire l’uomo infinitamente piccolo di fronte all’universo infinitamente … infinito.“Questo mondo immenso, misterioso, magnifico, questo universo dalle mille forze, dalle mille leggi, dalle mille bellezze, dalle mille profondità è un panorama incantevole. Pare prodigalità senza misura. Assale a questo sguardo, il rammarico di non averlo ammirato abbastanza questo quadro, di non aver osservato quanto meritavano le meraviglie della natura, le ricchezze sorprendenti del macrocosmo e del microcosmo. Perchè non ho studiato abbastanza, esplorato, ammirato la stanza nella quale la vita si svolge? Quale imperdonabile distrazione, quale riprovevole superficialità! La scena del mondo è un disegno oggi tuttora incomprensibile, per la sua maggior parte, d’un Dio Creatore. Tutto è dono, dietro la vita, dietro la natura e l’universo sta la Sapienza: sta l’ Amore!”.
“La Montagna del Papa” nasce sull’onda dell’entusiasmo celebrativo del centenario montiniano che ha dato vita, nella città di Brescia e nella sua provincia ad innumerevoli iniziative sorte per ricordare il Pontefice bresciano che, con molta probabilità, riceverà gli onori della santità: convegni per studiare i suoi insegnamenti; mostre, libri e cd-rom per ricostruire la sua vita.
Il recital “ L’ ora viene “ degli attori Anna Maria Gherardi e Antonio Piovanelli ha portato in diversi paesi della provincia brani delle sue copiose lettere.
L’ Istituto Paolo VI ha raccolto e pubblicato in tre grossi volumi, tutti i suoi discorsi del periodo nel quale fu arcivescovo di Milano (1954/1963).
Il presidente della Repubblica, Oscar Scalfaro, è stato ricevuto nella città del Papa dal vescovo Bruno Foresti e dal sindaco Mino Martinazzoli con grande solennità il 26 settembre 1997.
Per concludere le celebrazioni dell’ anno montiniano il 19 e il 20 settembre Giovanni Paolo Il é venuto a Brescia per la seconda volta (la prima fu il 26 settembre 1982, e fu un pellegrinaggio nella terra del suo predecessore) e ha avuto un incontro con i fedeli nello stadio Rigamonti.
Poi il Pontefice si é trasferito al Centro pastorale Paolo VI dove ha presieduto alla cerimonia di beatificazione di Giuseppe Tovini. Ha dato lo sua benedizione anche al monumento in bronzo raffigurante Paolo VI, scolpito da Gianluigi Sandrini, voluto dal Coro di Inzino e dal suo presidente Cesare Giovanelli.
Il giorno 26 settembre la statua bronzea ha preso il volo in elicottero verso il monte Guglielmo per essere posata accanto al monumento al Redentore.
L’opera di tessitura delle innumerevoli iniziative montiniane è stata guidata con febbrile entusiasmo da monsignor Vigilio Olmi, il quale, non appena informato del progetto atto a ricordare il Papa bresciano sulla montagna “di casa”, ha dato la sua piena collaborazione al Comitato organizzatore per la realizzazione della nuova “Operazione Monte Guglielmo”.